CORSO DI PLC:
COME COLLEGARE SENSORI DISCRETI A TRE FILI

Collegamento sensori 3 fili PLC

Cosa sono i sensori digitali (discreti) a 3 fili e come si collegano al PLC? Quanti tipi di sensore digitale ci sono in commercio e come vengono impiegati nell’automazione industriale? Cosa significa PNP e NPN?

Benvenuto in questa lezione, oggi parliamo dei sensori a 3 fili PNP e NPN, componenti tra i più utilizzati nell’automazione industriale e non solo.

Novità automazione e plc

Ecco cosa impariamo in questa lezione:

Lo stato dei processi, variabili digitali discrete.

Come funzionano gli ingressi discreti nel PLC.

Collegamento degli ingressi digitali a tre fili al PLC.

Ingressi digitali PLC di tipo sinking e sourcing.

Sensori discreti a 3 fili in corrente continua e alternata.

Sensori a 3 fili PNP e NPN.

Collegamento dei moduli digitali comunemente utilizzati nell’industria.

Lo stato dei processi, variabili digitali discrete.

Quando rappresentiamo la realtà dei processi produttivi trasformandola in dati comprensibili dal plc, un grosso ruolo viene svolto dal dato “digitale”, ovvero una variabile che assume lo stato zero o uno, fornendo quindi quello che chiamiamo valore “discreto”.

Nell’automazione industriale, uno stato discreto può rappresentare per esempio il comando di un’utenza, il suo stato d’allarme, o qualsiasi informazione che può essere rappresentata come VERO o FALSO, secondo la logica booleana.

Impianto da automatizzare

Quando lavoriamo con i PLC e i controllori ma anche con tutta una serie di strumentazione utilizzata nell’automazione industriale, tra i componenti più installati sulle linee troviamo i sensori discreti, che possono essere interruttori, rilevatori di prossimità, ma anche organi di comando come pulsanti e selettori.

Tra i sensori digitali troviamo per esempio gli switch di livello, di pressione, di flusso, di temperatura, insomma tutto ciò che può fornire un segnale zero o uno; i sensori possono essere semplici apparecchi a 2 fili oppure a 3 fili come quelli di cui ci occupiamo oggi.

Nella prossima immagine vediamo un esempio schematico di applicazione dove al plc viene portato un ingresso digitale che arriva da un micro di rilevazione presenza a induzione. Questo tipo di processo può essere utile per contare quanti oggetti passano sotto il rilevatore.

Collegamento micro a induzione su ingresso digitale PLC
Come vediamo in figura sopra, ogni volta che il sensore rileva un oggetto sul nastro, attiverà l’ingresso nel PLC con indirizzo I0.1 (questi indirizzi si configurano nel plc).
Nel programma useremo questo ingresso per fare i nostri conteggi o tutto ciò che ci serve.

Come funzionano gli ingressi discreti nel PLC.
Per poter essere acquisiti dai moduli di ingresso digitale del PLC, i segnali devono lavorare con una tensione, solitamente in corrente continua, a 24 Volt.
Fornendo il 24V al componente digitale, quando questo si attiva la tensione arriva al modulo del PLC, sul canale dove viene collegato il filo. Questa tensione viene rilevata e l’ingresso logico corrispondente nella memoria del plc viene attivato.
Possiamo dire che nel PLC c’è una parte di memoria che viene continuamente aggiornata con gli stati degli ingressi fisici collegati.

Collegamento degli ingressi digitali a tre fili al PLC.
Come abbiamo imparato nel paragrafo precedente a questo, per funzionare gli ingressi digitali necessitano di una tensione, questa può essere fornita dal modulo del plc oppure esternamente, a seconda del tipo di sensore.

I sensori hanno tre fili e sono di colore marrone, blu e nero: il marrone serve a collegare l’alimentazione, il blu il negativo della stessa, e il nero è il filo che porta il segnale al plc o ovunque ci serva.
Schema collegamento ingresso PNP
Ingressi digitali PLC di tipo sinking e sourcing.
Per meglio comprendere questi concetti sull’alimentazione dei sensori, osserviamo la prossima figura, la quale si riferisce ai moduli di ingresso digitali della Siemens.

Schema collegamento sensori PNP e NPN su moduli Siemens

Come vediamo nella figura sopra, nel primo circuito in alto a destra abbiamo un ingresso digitale di tipo sinking. L’alimentazione 24 VDC viene portata allo switch, il quale rappresenta il nostro oggetto in campo come il pulsante oppure il rilevatore di prossimità; quando questo si attiva la tensione viene portata all’ingresso digitale del modulo PLC che chiude il circuito verso terra. In questo caso la corrente circola dall’esterno verso il plc.

Nel secondo disegno in figura invece abbiamo l’alimentazione che viene portata al modulo di ingresso digitale e da questo a un capo del componente in campo. Quando il circuito viene chiuso dall’oggetto in campo la corrente circola dal modulo plc verso l’apparecchio.

Per esprimere ciò che abbiamo appena visto con altre parole, possiamo dire che nel collegamento di tipo sourcing l’alimentazione viene fornita dal plc, in quello sinking dal componente in campo.

Sensori discreti a 3 fili in corrente continua e alternata.

La maggior parte dei sensori digitali vengono oggi utilizzati con tensioni in corrente continua, tuttavia ci sono applicazioni in cui occorre lavorare con corrente alternata; per questo ci sono moduli di diverso tipo che adotteremo di volta in volta.

Quando si lavora con oggetti in corrente continua, in alcuni casi è necessario rispettare la polarità (positivo e negativo), in questo caso sulle istruzioni dell’apparecchio viene indicato, inoltre i fili hanno sempre il colore che segue lo standard, per esempio marrone per il positivo e blue per il negativo.

Se invertiamo le polarità del collegamento rischiamo di danneggiare l’apparecchio oppure il canale dell’ingresso digitale del PLC, per questo occorre fare attenzione.

Quando lavoriamo invece con oggetti semplici non polarizzati come i pulsanti e i selettori non c’è nessuna polarità da rispettare.

Sensori a 3 fili PNP e NPN.

I sensori digitali a 3 fili si dividono in due categorie: PNP (Positivo - negativo - positivo) e NPN (negativo - positivo - negativo). A seconda del modello di sensore utilizzato, dovremmo collegarlo a una apposita scheda di ingressi digitali del PLC, che sarà di tipo sourcing o sinking, a seconda del fatto che essa debba fornire l’alimentazione (solitamente 24VDC) oppure no.

Normalmente le schede di ingressi digitali comuni come quelle della Siemens sono di tipo Sinking, per cui l’alimentazione viene portata ai sensori PNP, come vedremo più avanti in questa lezione.

Schemi collegamento micro a 3 fili PNP e NPN

Come vediamo nella figura sopra, i sensori a tre fili hanno sempre i colori marrone per l’alimentazione, blue per il negativo e nero per il segnale.

Nel collegamento PNP l’alimentazione viene portata al sensore ed eventualmente anche al modulo di ingressi del plc per farlo funzionare, tuttavia è il sensore che manda il 24V sull’ingresso a cui è collegato.

Nel collegamento NPN invece è la scheda del PLC che svolge il ruolo di “sorgente” per l’alimentazione dell’ingresso digitale, per cui l’alimentazione deve essere collegata a questa.

Collegamento dei moduli digitali comunemente utilizzati nell’industria.

Ora che abbiamo visto come si collegano i sensori discreti ai PLC, diamo un’occhiata al collegamento di questi come avviene nella realtà, prendendo come esempio il modulo di ingressi digitali della Siemens per i PLC della serie S7 chiamato SM321, e utilizzato largamente nei sistemi Simatic S7-300.

Il modello di scheda ingressi digitali che osserveremo è 6ES7321-1BL00-0AA0, ed essa ci permette di collegare 32 ingressi digitali.

Modulo ingressi digitali PLC Siemens
Come vediamo nella figura sopra, gli ingressi sono divisi in quattro gruppi da 8, e sui morsetti 20 e 40 viene portato il comune del 24V; questo comune è lo stesso che viene mandato agli interruttori discreti collegati agli ingressi.
I 32 ingressi digitali vengono collegati ai morsetti da 2 a 9, da 12 a 19, da 22 a 29 e da 32 a 39.

Nella prossima immagine vediamo lo schema elettrico con il collegamento completo di questo modulo PLC.
Notiamo il comune filo 0602 portato ai morsetti 20 e 40, e l’alimentazione del modulo (serve per farlo funzionare) sui morsetti 1 e 21.
A ognuno dei morsetti rimanenti viene collegato un ingresso digitale, e quando l’interruttore discreto in campo manda il 24V al canale questo si attiva.
Schema collegamento elettrico ingressi digitali

Nella prossima figura vediamo l’esempio dell’ingresso digitale attivato da un interruttore di livello chiamato LL6. All’apparecchio in campo viene portata l’alimentazione (filo 0622) e il comune identico a quello del modulo del plc (0602).

Quando l’interruttore viene attivato dal liquido, il 24V dell’alimentazione viene mandato al terminale 3 dell’apparecchio che è collegato all’ingresso PLC E10.5, precisamente sul morsetto numero 27 della scheda di ingressi digitali.
Questo ingresso è il quinto del terzo gruppo di ingressi (partendo da zero è il gruppo 2).
Il collegamento che abbiamo appena analizzato è di tipo sinking per il PLC.

Schema elettrico collegamento interruttore di livello a 3 fili sul PLC

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