Cosa fa un elettricista industriale rispetto a un elettricista che opera nel settore civile? Che differenza c’è tra lavorare con gli impianti residenziali, del terziario, e quelli dell’industria?
Benvenuto su questo sito, oggi parliamo del mestiere di elettricista, per capire meglio che differenza c’è tra svolgere questo mestiere nei diversi ambiti.
L’elettricista è una figura professionale che trova spazio in diversi settori, anche molto diversi tra loro; questo fa si che anche le competenze richieste a questi professionisti possano differire.
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Appartamenti, edifici residenziali in genere, edifici pubblici, hotels, negozi e così via; quando pensiamo all’elettricista “civile” pensiamo subito a queste aree di applicazione.
Cosa fa invece l’elettricista industriale? Questa figura opera nelle fabbriche come manutentore di impianti, oppure lavora nelle strutture di produzione e distribuzione energia, o ancora in unità produttive robotizzate.
Se ti stai avvicinando a questa professione, facilmente potrai chiederti verso quale settore orientarsi, in questo articolo scopriremo insieme cos’hanno in comune e in cosa si differenziano le diverse situazioni.
Naturalmente le casistiche in cui un elettricista può trovarsi a operare sono tantissime, anche nell’industria, per cui analizzeremo la questione in termini più generali; a volte poi la distinzione tra le due figure non è così netta, e alcune mansioni possono sovrapporsi.
Cominciamo a scoprire ciò che l’elettricista in ogni settore ha in comune, ovvero le basi teoriche su cui opera, e il fatto di dover seguire le normative.
Basi tecniche e normative dell’elettricista civile e industriale.
Per svolgere questo mestiere con professionalità è necessario acquisire alcune nozioni di base riguardo all’elettrotecnica, per questo motivo conoscere cosa sono tensione, corrente, resistenza e potenza, è il minimo che ci si debba porre come obbiettivo; insieme a questo naturalmente è necessario imparare a utilizzare la strumentazione di misura adeguata, per cui tester (multimetro), e pinza amperometrica.
A proposito di teoria, più ne impariamo meglio è, non bisogna cadere nel tranello di pensare che certe professioni si imparino solo sul campo. Come in ogni ambito, conoscere la teoria molto spesso porta vantaggi, tra i quali lavorare più velocemente, meglio, e soprattutto imparare cose nuove più facilmente.
Oltre a imparare le nozioni minime necessarie a svolgere questo mestiere, l’elettricista di qualsiasi tipo deve operare seguendo le normative di legge.
La norma CEI 64-8 riguarda gli impianti in bassa tensione, per cui rappresenta la base da cui partire per progettare impianti in regola; naturalmente poi ci sono tutta una serie di norme più specifiche, per esempio per quanto riguarda i quadri elettrici e ambiti specifici di installazione.
Chiaramente ci sono anche normative che riguardano gli impianti in media e alta tensione, di questo però ci occuperemo in un altro articolo.
Dove opera l’elettricista civile.
Un elettricista civile solitamente lavora con gli impianti residenziali, oppure nei negozi, nelle strutture ricettive, negli uffici, ma anche nei capannoni.
Gli impianti possono riguardare edifici nuovi (cantieri edili o industriali), il rifacimento di impianti esistenti (ristrutturazioni), o ancora modifiche degli stessi; in effetti a distinguere molto l’elettricista civile da quello industriale è il tipo di impianto di cui si occupa e i componenti impiegati.
Chi realizza impianti residenziali utilizza interruttori, deviatori, invertitori, pulsanti, e tutta una serie di apparecchiature per il controllo dell’abitazione come citofoni, videocitofoni, e componenti per la domotica.
Oltre a questo l’elettricista civile installa dispositivi di protezione nei quadri elettrici centrali e di area, oppure di condominio.
L’elettricista civile si occupa di illuminazione, può anche lavorare con antenne e sistemi tv, nonché sistemi antintrusione e di salvaguardia.
Solitamente l’elettricista in ambito civile ha a che fare con il sistema elettrico monofase quando lavora negli appartamenti, e trifase per alcuni lavori in contesti più grandi.
Dove opera l’elettricista industriale.
L’elettricista industriale trova impiego in moltissimi settori diversi, ovunque esista l’industria.
Pensiamo al settore automotive, alle industrie di produzione energia o di beni di consumo, ai magazzini automatici, al settore petrolchimico, oppure il farmaceutico e la robotica.
Tutti questi settori richiedono competenze che possono essere anche molto diverse, per questo motivo l’elettricista industriale spesso deve conoscere molte apparecchiature specifiche del tipo di impianto che segue o installa.
Canaline ad alta quota, cablaggi di cavi nei quadri industriali e a bordo macchina, automazione con plc, sono tutte cose con cui un elettricista in ambito industriale può trovarsi a lavorare.
L’elettricista industriale utilizza strumentazione come multimetro e pinze amperometriche, quasi sempre ha a che fare con sistemi trifase e motori dello stesso tipo.
Quando il professionista lavora come manutentore, molto spesso deve conoscere anche come funziona l’impianto su cui opera, non solo dal punto di vista elettrico; egli lavora in team con i meccanici e i softwaristi, sia nella fase di startup, che di depannage (fermi linea da risolvere).
