Quali sono le differenze tra programmare un computer e programmare un PLC? Davvero programmare un PLC è più difficile che programmare software di altro tipo? Quanti linguaggi di programmazione diversi ci sono per computer e quanti per PLC?
Benvenuto su questo sito dedicato all’automazione industriale, in questo articolo esploriamo la programmazione del computer e dei controllori logici programmabili, per capirne le somiglianze e le differenze.
Quando ci si avvicina al mondo dei PLC, può capitare di arrivarci avendo già un background di tipo tecnico, e magari informatico. Per esempio molti di quelli che cominciano sono elettricisti, oppure elettrotecnici, o ancora manutentori meccatronici; ci sono però casi in cui chi si accinge a studiare può essere una persona che sa già programmare altro.
In questo caso, è normale chiedersi se programmare il PLC sarà qualcosa di più difficoltoso, o se l’esperienza avuta con i computers può invece essere d’aiuto.
In questo articolo esploriamo i due mondi, cercando di capirne differenze e similitudini.
Le unità centrali del PLC e le CPU dei computers.
Essendo computers e plc apparecchi programmabili, viene spontaneo chiedersi che tipo di CPU si possano trovare all’interno del PLC. Normalmente nei data sheet di questi apparecchi il nome e il modello della CPU non è indicato; quando si parla di plc infatti si enfatizzano quasi sempre le performances che questo offre, in termini di capacità di memoria e di velocità di esecuzione delle istruzioni.
Nel settore dei computers invece quando si parla di CPU la prima cosa che si nomina è il nome del produttore, per esempio Intel o AMD, poi si specificano il modello, il numero di core, la generazione, e soprattutto la velocità in Megahertz.
Perché questa distinzione? Probabilmente nel settore industriale non è così importante cosa c’è dentro il PLC, quanto la sua robustezza e le sue performances; per quanto riguarda invece il mercato dei computers, la concorrenza e molto agguerrita e ogni giorno si deve proporre qualcosa di nuovo, che sia più appetibile di tutto ciò presente sul mercato in quel momento.
Tornando ai plc, se parliamo di sistemi che girano con runtime su computers, ecco che possiamo trovarne con processori Cortex, oppure su Raspberry; parliamo però non di veri PLC, quanto di apparecchi che hanno un software che emula il plc, e che possono funzionare anche su un computer desktop.
I linguaggi di programmazione dei computers e dei PLC.
I PLC di oggi si programmano in pochi linguaggi, soprattutto quelli definiti dalla IEC 61131, nel capitolo tre.
Le periferiche nella programmazione di computers e di PLC.
Se programmare un computer può significare tantissime cose diverse, programmare un plc invece implica quasi sempre movimentare qualcosa.
Con il computer andiamo dalla programmazione di drivers e substrati, al calcolo, alla grafica, o ancora al gestionale; inoltre si lavora con periferiche come tastiera, mouse, schede grafiche, di rete, e tutti i dispositivi collegati al computer.
Programmando un PLC si lavora con attuatori, sonde di rilevazione variabili, ingressi digitali e analogici, così come uscite; c’è poi la strumentazione.
Le difficoltà nel programmare PLC e computers.