CHI HA INVENTATO IL PLC:
LA STORIA DEI PRIMI CONTROLLORI LOGICI PROGRAMMABILI

Richard Dick Morley e gli inventori del plc.
Chi ha inventato il plc? Come mai sono stati creati questi apparecchi? Benvenuto in questo articolo dedicato ai controllori logico programmabili, oggi ti racconto la storia dei PLC, facendoti conoscere colui che viene considerato il “padre” di queste apparecchiature: il signor Richard “Dick” Morley.
Novità automazione e plc

Prima dell’avvento dei plc, la logica di funzionamento nei macchinari elettromeccanici era gestita dai relè, chiamati anche da alcuni “click clack”, per via del rumore che questi facevano quando venivano commutati.

Questi apparecchi, tutt’ora utilizzati, presentavano l’inconveniente per cui dopo molte ore di lavoro si rompevano, infatti si trattava di oggetti meccanici i cui elementi venivano continuamente sollecitati.

Nella prossima immagine vediamo un bel quadro pieno di relays, ancora oggi ne troviamo nelle fabbriche alcuni che sono ancora in funzione.

Quadro elettrico con tanti relè

L’utilizzo dei relè comportava anche una serie “infinita” di cablaggi, con fili che partivano e arrivavano in ogni angolo dei quadri elettrici; tutto questo portava anche a un grande lavoro in fase di ricerca guasti o di modifiche dei circuiti.

Come possiamo vedere nella prossima immagine le matasse non sempre erano ordinate.

Quadro elettrico on tanti fili disordinati

A quel tempo si cominciava a pensare a come rendere più efficiente il lavoro, e a orientarsi verso i computers e i semiconduttori a stato solido. Fu proprio in quel periodo, che un tizio di nome Dick Morley cominciava la sua carriera al MIT come macchinista.

Lasciato quell’impiego, il giovane cominciò a lavorare presso un’azienda nella quale si occupò di ordigni esplosivi, radar, e altra elettronica; era il tempo della guerra in Korea.

Nel 1960 il signor Morley avviava una piccola azienda chiamata Bedford Associates. Lavoravano con fabbriche che utilizzavano macchine utensili, alla ricerca di miglioramenti nei processi produttivi. Egli si occupavano prevalentemente di micro computers, cercando di introdurre i componenti a stato solido nel funzionamento e nel controllo di queste macchine.

Richard Morley inventore del PLC

Il lavoro non mancava ma era piuttosto monotono, per questo motivo nel 1968 Morley cominciò a guardarsi intorno e scrisse quelle che furono le prime specifiche per un apparecchio PLC; l’ingegnere aveva già le idee molto chiare di come questo controllore dovesse essere.

Questo apparecchio doveva innanzi tutto permettere un processo continuo, che significava che nulla avrebbe potuto fermare il funzionamento dello stesso, a meno che questo non fosse deciso nel programma. Oltre a questo decise che l’accesso alla mappa della memoria del controllore dovesse essere diretto, per permettere un modo veloce di programmare tabelle di dati e informazioni nella cpu.

Per programmare il plc voleva un linguaggio proprietario e naturalmente tutti i diritti su questo linguaggio, il passo successivo fu l’invenzione del linguaggio a logica ladder (LD); questo linguaggio è tutt’oggi quello più universale tra i linguaggi per plc adatti ai tecnici e agli ingegneri.

Schema logico di un PLC e linguaggio ladder

Con le idee ben appuntate sul suo taccuino, Morley si rivolse al suo team e cominciarono a lavorare alla creazione di questo controllore logico programmabile. Nel fare questo, l’ingegnere impose che il plc non doveva essere simile a nessun computer, e non solo, bandì la parola “computer” da tutta la documentazione che si sarebbe creata da li a poco.

I primi computers

Il primo plc aveva un contenitore metallico che assicurava una buona dissipazione di calore e lasciava entrare l’aria al suo interno. Il suo nome plc fu “modello 084”, dato che era l’ottantaquattresimo progetto della Bedford Associates.

Successivamente venne creato il nuovo modello chiamato “184”, il quale possedeva delle migliorie rispetto al precedente.

A questo punto la produzione di massa dei plc doveva cominciare, e Morley e il suo team decisero che era arrivato il momento di cercare degli investitori per finanziare il progetto; nacque così una nuova azienda chiamata “Modicon”, abbreviativo di “Modular Digital Controller”.

Mentre i primi plc venivano costruiti, la General Motors Hydramatic Transmission Factory era in cerca di qualcosa per ammodernare le proprie fabbriche, per mezzo di controllori a stato solido; in effetti stavano proprio cercando quello che il PLC poteva loro offrire.

In questo senso, Morley non si riteneva l’inventore del plc quanto piuttosto il “padre”, visto che anche altri stavano lavorando a qualcosa di simile.

Quando alla General Motors vennero a conoscenza del progetto della Modicon, fecero un ordine da un milione di dollari per acquistare da essa una serie di unità. Il primo batch di controllori fu consegnato nel novembre del 1969, solamente un anno dopo la nascita di Modicon e con essa del modello 084.

Dopo General Motors, anche General Electric ordinò la sua prima partita di plc da un milione di dollari, in questo caso però vollero apporre sulle apparecchiature il loro marchio; si trattava di quello che oggi chiamiamo OEM.

Una volta che la Modicon fu ben avviata sul mercato, la Bedford Associates venne sciolta, e la stessa Modicon fu successivamente venduta all’attuale proprietario che si chiama Schneider Electric; questa ancora oggi utilizza occasionalmente il numero 84 su alcuni dei suoi prodotti.

Logo Schneider Electric - Modicon

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