Stai pensando di diventare manutentore elettrico di stabilimento e vuoi sapere che cosa dovresti imparare per svolgere questo mestiere? Allora ti trovi nel posto giusto, in questo articolo infatti scopriremo insieme quali sono le aree tematiche che un manutentore dovrebbe conoscere, per operare con sicurezza e professionalità all’interno delle realtà industriali automatizzate.
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Il mestiere di manutentore è un mestiere che può diventare molto vario, e questo dipende soprattutto dal tipo di realtà produttiva in cui si lavora.
Per fare alcuni esempi, lavorare su una linea di produzione nel settore alimentare è abbastanza diverso che lavorare su una catena di produzione nel settore automotive.
Le apparecchiature utilizzate nei diversi settori sono diverse, così come i metodi di lavorazione; questi cambiano anche quando per esempio si lavora con macchine CNC e postazioni robotizzate.
Indipendentemente dal settore specifico in cui si opera, ci sono diverse nozioni che un manutentore elettrico di stabilimento può imparare, queste nozioni le possiamo raggruppare nelle categorie che troviamo in questo elenco:
Nozioni teoriche di elettrotecnica ed elettronica.
Utilizzo di strumentazione di misura.
Conoscenza delle apparecchiature da campo e dei componenti dei quadri elettrici.
Conoscenza delle reti industriali, dei controllori logici programmabili e dei sistemi di monitoraggio industriale.
Acquisizione dei metodi di ricerca guasti hardware e software.
Il manutentore non deve certo specializzarsi in ognuna di queste aree, chiaramente la parte riguardante l’elettrotecnica, la strumentazione di misura, e quella di ricerca guasti sarà preponderante; per quanto riguarda i sistemi di controllo, invece, raramente un manutentore deve scrivere interi programmi, piuttosto dovrà sviluppare la capacità di entrare nel software del PLC per effettuare il debug o piccole modifiche.
Tra le cose assolutamente necessarie da imparare per svolgere questo mestiere c’è la capacità di leggere e interpretare schemi di flusso e schemi elettrici, questi costituiscono infatti il fulcro per poter operare.
Lo schema di flusso P&ID mostra chiaramente com’è costituito l’impianto, mentre lo schema elettrico permette di rintracciare tutti i componenti, per effettuare le verifiche di collegamento e di funzionamento.
Un buon manutentore deve sviluppare la capacità di problem solving, e quella di intervenire con rapidità. Dobbiamo pensare che spesso questa figura opera in contesti dove i fermi macchina sono molto costosi, per questo motivo a volte è necessario anche saper prevenire certe situazioni, per esempio mettendo in atto strategie di manutenzione preventiva.
Tutte le nozioni di cui abbiamo parlato si acquisiscono sostanzialmente con la pratica sul campo, naturalmente è possibile crearsi un buon vantaggio informandosi prima e magari studiando con un corso.
Solitamente, nel primo periodo di impiego il manutentore viene affiancato da colleghi più esperti, e in alcuni casi l’azienda provvede alla formazione specifica, soprattutto quando si installano nuovi macchinari.
Per svolgere al meglio questo mestiere, è necessario essere curiosi e avere voglia di imparare cose nuove.
Quando si viene assunti in uno stabilimento oppure ci si vuole candidare per una posizione lavorativa, presentarsi davanti a chi ci intervista mostrando di sapere di cosa si sta parlando può davvero fare la differenza; il mestiere di manutentore può essere molto interessante, basta metterci passione ed essere padroni di ciò che si fa.
