Data aggiornamento: dicembre 2025.
Eccoci in un’altra lezione del corso di plc, dedicata questa volta ai sistemi di monitoraggio SCADA. Oggi parliamo dei client thin, ovvero sistemi di PC composti da un computer “leggero”, che si interfaccia con un server che gestisce il monitoraggio.
L’architettura thin permette di abbattere i costi impiegando computers di piccola taglia, soprattutto quando è necessario avere molte postazioni di controllo e monitoraggio.
Quando pensiamo ai sistemi scada classici, ci vengono in mente dei computers abbastanza performanti, sui quali vengono eseguiti i runtime dei software di monitoraggio industriale.
Per poter funzionare, alcuni sistemi scada necessitano di molte risorse, in termini di velocità del processore, di capacità di scambio dati sulla rete, e di memoria a disposizione.
Quando è necessario monitorare gli impianti da diverse postazioni, impiegare singoli scada completi comporta acquistare e manutenere apparecchi che hanno un certo costo, così come i software e le licenze necessarie a far funzionare i sistemi di supervisione.
L’architettura thin client invece, sfrutta un server sul quale si esegue il monitoraggio, e una serie di piccoli computers, muniti di un monitor, che hanno solamente il compito di interagire con il server.
Vediamo questa architettura nella prossima immagine, naturalmente insieme al thin computer (che nella figura non si vede poiché può anche essere installato sul retro del monitor), ogni postazione possiede almeno uno schermo, che può essere anche di tipo touch, e /o un mouse.
Dato che il thin client non necessita di grosse capacità di elaborazione, oggi possiamo acquistare computers a prezzi molto bassi, come quelli che vediamo nella figura che segue.
I modelli mostrati sono di note marche, tuttavia se ne trovano anche di marche secondarie, a prezzi molto più competitivi, i quali possono anche essere inferiori ai 200 euro.
Un thin client va naturalmente accoppiato a un monitor, in questo caso possiamo utilizzare monitor di ogni tipo, dato che questi computers offrono le stesse porte HDMI offerte dai computers più grandi.
Per quanto riguarda i sistemi operativi, questi piccoli PC utilizzano solitamente Windows; ci sono anche clients che sfruttano sistemi Linux.
Le architetture thin client scada disponibili oggi sono di diverso tipo, e i vari produttori di sistemi di monitoraggio offrono diversi modi di applicarle.
Nella figura che segue vediamo un esempio di architettura Siemens, nella quale troviamo un WinCC Server accoppiato a un Terminal Server. Queste due componenti permettono ai Thin Clients di accedere al monitoraggio attraverso la rete ethernet; stiamo parlando in questo caso di un sistema proprietario di Siemens, che necessita del Terminal Server.
Tra le prime applicazioni di monitoraggio decentralizzato, abbiamo sicuramente quelle che utilizzano proprio la tecnologia terminal server di cui sopra; fino a qualche anno fa questa architettura era molto costosa, poiché implicava acquisto di sistemi operativi server e licenze per ogni client che accedeva al sistema.
Nell’immagine che segue vediamo il sistema Wonderware Intouch TSE, che sfruttava un server Windows.
Oggi si parla di tecnologia thin client senza necessariamente avere sistemi operativi server, ma semplicemente chiamando “server” il computer su cui il sistema di supervisione viene fatto funzionare.
Un esempio di scada in architettura Thin Client non legato ad apparecchiature di una casa particolare, è il VTScada, che offre oltre al server, anche clients che funzionano su computers desktop, portatili, tablet e smartphone.
Tra le tecnologie impiegate per costruire i sistemi scada client server, negli ultimi anni si è sicuramente affermata quella web. Attraverso il cloud, infatti, oggi i sistemi possono accedere a monitoraggi industriali centralizzati, anche semplicemente per mezzo di un browser internet.