Chi lavora nel settore dell’automazione industriale non può fare a meno di avere a che fare con i quadri elettrici, visto che l’energia è ciò che permette alle linee produttive di funzionare così come è vitale per tutta la vita della fabbrica.
In questa lezione andiamo a conoscere i principali tipi di quadro elettrico con cui un programmatore di plc o comunque chi lavora in questo ambito può trovarsi ad avere a che fare; terremo un occhio di riguardo al quadro d’automazione che è quello su cui chi programma i plc opera più spesso insieme ai tecnici elettricisti.
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Ecco gli argomenti della lezione:
I tipo di quadro elettrico.
I quadri di distribuzione.
I quadri d'automazione.
Il quadro a bordo macchina.
Quando parliamo di quadri elettrici industriali parliamo intanto di quadri elettrici di bassa tensione, poi possiamo distinguere principalmente tre tipi di quadro: il quadro di distribuzione, il quadro d’automazione e il quadro bordo macchina.
Dal punto di vista costruttivo questi contenitori devono rispondere a precise esigenze ma soprattutto specifiche caratteristiche per quanto riguarda la sicurezza, del resto con l’energia (e la corrente) non si scherza. Come sempre e come anche in questa sede mi preme di sottolineare, operare sui quadri elettrici deve essere compito di personale autorizzato e appositamente addestrato.
I tipo di quadro elettrico.
I quadri di automazione.
Per chi lavora nell’automazione industriale i quadri d’automazione sono la tipologia con cui si ha a che fare maggiormente nel lavoro quotidiano. I tecnici progettisti dei quadri d’automazione costruiscono gli stessi in ottemperanza alle normative vigenti che dettano le regole di costruzione, collaudo e sicurezza, come del resto avviene per tutti i tipi di quadro elettrico.
Dal punto di vista delle apparecchiature il quadro d’automazione contiene spesso diversi tipi di oggetti, dai più semplici pulsanti alle lampade di segnalazione, ai morsetti per il collegamento dei cavi dal campo, i trasformatori e gli alimentatori stabilizzati, i fusibili e gli interruttori magnetotermici per la parte di potenza. Si hanno poi le apparecchiature di controllo come i teleruttori e i relè. Ci sono quadri che contengono inverter (variatori di frequenza per variare la velocità dei motori) e altri componenti particolari.
Abitante principe dei quadri elettrici d’automazione è sicuramente il plc. Nei quadri si possono trovare sistemi con una CPU e poche schede di ingresso / uscita, oppure numerosi rack che contengono diverse cpu e molteplici schede di comunicazione e di I/O.
Il quadro a bordo macchina.
L’ultima tipologia di quadro elettrico che vediamo in questa lezione è quello cosiddetto “a bordo macchina”. Questo quadro viene installato nei pressi di una macchina o di un particolare punto delle linee di produzione, per il collegamento di apparecchi lontani dal quadro d’automazione principale, e per permettere all’operatore di lavorare vicino al punto desiderato avendo a disposizione per esempio un sistema HMI.
Il quadro a bordo macchina somiglia ai quadri d’automazione ma solitamente è più piccolo, inoltre deve rispondere a certe caratteristiche a seconda dell’ambiente in cui viene installato. Trovandosi esso nei pressi dei macchinari l’ambiente in cui opera potrebbe richiedere particolare cura, per esempio in ambienti umidi, dove possono avvenire spruzzi d’acqua o altro. Nella prossima immagine vediamo un quadro bordo macchina di una taglierina.