Benvenuto su questo sito dedicato alla programmazione dei PLC, oggi parliamo della scelta delle apparecchiature e della configurazione hardware, quando programmiamo i plc Omron, come quelli della serie CP, CS, e CJ.
Progettare l’automazione implica anche saper selezionare i componenti che servono e il tipo di rete che impiegheremo per interfacciarli.
Qualsiasi sia il settore in cui opera l’applicazione di controllo che vogliamo realizzare, sicuramente la progettazione della parte hardware richiede attenzione, ci si trova infatti nella fase iniziale del progetto, dove dobbiamo decidere che tipo di controllore impiegare, quali moduli di espansione I/O e di comunicazione, e altri eventuali componenti specifici per il tipo di impianto.
La Omron mette a disposizione diverse opzioni, a seconda del tipo di CPU scelto, con moduli di espansione che presentano un numero di punti variabile, per meglio adattarli alle varie esigenze di progetto.
Progettazione dell’automazione con il PLC Omron.
Quanto si progetta l’automazione con questi sistemi possiamo scegliere tra diverse CPU, dal piccolo CP1L, al performante CJ2M, comprese tutte le unità disponibili in ogni famiglia di processori.
Prima di selezionare la cpu però, bisogna analizzare l’impianto o la linea di processo, per sapere quanti ingressi e uscite, sia di tipo digitale che analogiche, l’automazione richiede.
Per effettuare questa operazione, dobbiamo conoscere anche le apparecchiature che andremo a installare, per esempio come comunicheranno con il PLC? Con ingressi e uscite classici? Con una connessione di rete? Su che tipo di rete? Inoltre, per ogni componente dobbiamo sapere di quanti ingressi e uscite necessita, in modo da moltiplicare questi per il numero di componenti e ottenere il numero totale di punti I/O richiesti.
Questa fase d’analisi preliminare è necessaria sia per dimensionare la CPU, che per quantificare le schede di ingressi e uscite aggiuntive.
Nella stessa fase sceglieremo il tipo di rete industriale da impiegare, sia per la comunicazione con le apparecchiature da campo, che per l’eventuale sistema di monitoraggio, il quale potrà essere costituito da pannelli operatore HMI, oppure da sistemi SCADA più complessi.
Configurazione delle apparecchiature in CX-Programmer.
Una volta effettuata la scelta della CPU da installare, dei moduli di ingressi e uscita, e di eventuali altri moduli aggiuntivi, si crea la configurazione del sistema nell’ambiente di sviluppo.
In questa fase aggiungiamo la CPU, configuriamo i suoi parametri di rete, e allo stesso tempo creiamo la rete principale, di solito di tipo Ethernet, eventuali altri moduli di comunicazione possono essere aggiunti al sistema d’automazione, per diversi tipi di rete.
CX-Programmer mette a disposizione un sistema di configurazione visuale relativamente comodo e intuitivo da utilizzare.
Nella prossima immagine vediamo la creazione di un nuovo progetto, dove scegliamo una CPU di tipo CJ2M, e successivamente il modello esatto di controllore; naturalmente a seconda del PLC scelto, il sistema ci mostrerà alcuni dati dello stesso come la quantità di memoria per il programma, quella di espansione, e di file.
Dato che molti PLC Omron possono essere programmati ormai anche attraverso la rete Ethernet, durante la creazione del progetto possiamo anche configurare l’indirizzo IP della cpu; utilizzando alcuni modelli possiamo anche optare per la comunicazione attraverso la porta USB.
Una volta scelta la cpu, il progetto viene creato, e se vogliamo possiamo modificare molte impostazioni che riguardano il funzionamento del PLC. Per fare questo accediamo al menu “impostazioni”, il quale apre una finestra con diverse tabs che ci permettono di navigare all’interno dei vari gruppi di opzioni.
A seconda del tipo di CPU con cui lavoriamo possiamo configurare opzioni per esempio riguardanti la sicurezza e aggiungere moduli di ingressi e uscite; naturalmente si provvede a configurare gli indirizzi, sia per quelli presenti a bordo della cpu, che per quelli di eventuali moduli di espansione.
Per accedere alla configurazione hardware utilizziamo l’apposito comando nell’albero del progetto.
Nella figura che segue vediamo la configurazione di alcuni moduli I/O sia sul rack principale del PLC che su su un rack remoto. Tra questi troviamo moduli di ingressi e uscite digitali, moduli di ingressi e uscite analogici, e anche un modulo di comunicazione Profinet.
Selezionando un modulo specifico all’interno della configurazione, possiamo accedere alla pagina di configurazione di quel modulo. Nell’esempio vediamo i parametri che possiamo impostare per il modulo di ingressi analogici, notiamo il tipo di segnale attualmente selezionato per ogni canale + - 10V.
Una volta configurati la CPU, e tutti gli apparecchi inseriti nel progetto, è possibile collegarsi a questi mediante la rete per verificare che tutto funzioni; successivamente si può cominciare a scrivere il programma per il PLC, e a progettare le applicazioni di monitoraggio industriale.