COME IMPARARE A PROGRAMMARE QUALSIASI PLC IN SETTE PASSI

Come programmare qualsiasi PLC in sette passi
Come si fa a imparare a programmare qualsiasi plc? Esiste un metodo per velocizzare il processo di apprendimento quando utilizziamo un sistema nuovo, oppure quando dobbiamo “mettere le mani” su un plc datato che non conosciamo?

In questo articolo ti spiego quali sono i sette passi fondamentali da compiere per avvicinarti con più sicurezza a qualsiasi modello di controllore programmabile; benvenuto nella mia scuola d’automazione industriale!
Novità automazione e plc

Chi impara a programmare i plc e li utilizza per diversi anni, arriva spesso a una conclusione: questi apparecchi si somigliano tutti. Menomale diremmo, altrimenti sai che fatica dover cambiare ogni volta il proprio modo di operare?

In effetti, soprattutto ai tempi di oggi, queste apparecchiature si stanno uniformando sotto diversi aspetti: la forma fisica (sempre più compatti), le interfacce e le reti utilizzate (sempre più verso il web), e gli ambienti di sviluppo; nell’era della globalizzazione anche il settore dell’automazione non è immune all’omologazione spinta.

Globalizzazione e PLC
C’è da dire però che diversamente da altri settori, l’automazione è un poco più lenta nel rinnovarsi, soprattutto perché ci sono molte fabbriche che impiegano ancora oggi massicciamente apparecchiature che non si possono sostituire in breve tempo, e il motivo sta nel fatto che quando si rimpiazza un plc non basta cambiare l’hardware ma è necessario riscrivere il software.
Non tutti sono in grado di farlo in tempi brevi, e soprattutto a volte chi ha programmato i plc nel momento dell’installazione, oggi potrebbe non essere più disponibile, e si sa, mettere le mani sui programmi fatti da altri non è affatto semplice.
Un programmatore di PLC

Come accennato all’inizio di questo articolo, i PLC fortunatamente si somigliano tutti, e se impariamo a identificare le cose che ci serve conoscere possiamo cominciare a lavorare con ogni apparecchio in modo più sicuro e veloce.

Nei prossimi paragrafi parliamo di queste aree che elenchiamo qui di seguito.

Identificazione del collegamento al PLC per la programmazione e la diagnostica.

Installazione del tool di programmazione.

Collegamento online, caricamento e scaricamento del programma.

Configurazione dell’hardware.

Verifica di come effettuare i collegamenti fisici con il campo.

Gestione della memoria e configurazione delle variabili.

Identificazione del linguaggio di programmazione.

Identificazione del collegamento al PLC per la programmazione e la diagnostica.

La prima cosa da imparare quando ci si trova davanti a un plc è capire come potersi collegare a esso per poter guardare il programma online, ed eventualmente scaricarlo oppure caricarne uno nuovo.

Molti plc oggi presentano una porta USB, altri modelli più datati hanno a bordo una seriale 322, oppure 422 o ancora 485; in questo caso bisogna procurarsi il cavo adatto e nel caso non fosse disponibile, costruirselo con connettori a 9 pin, saldatore e stagno.

Se si utilizzano cavi seriali per collegarsi alle unità, attenzione perché questo tipo di porte possono danneggiarsi facilmente, tradizionalmente il collegamento seriale va stabilito ad apparecchiature spente, tuttavia non sempre questo è possibile (impianto in funzione).

Se si collega una seriale con l’apparecchio acceso non è detto che si danneggi qualcosa, ma è una possibilità da mettere in conto.

I PLC più moderni possono essere collegati con la porta ethernet, in questo caso è sufficiente collegare il cavo sulla stessa senza doversi preoccupare del fatto che l’apparecchio possa essere acceso o meno.

Attenzione perché se ci si collega al plc su rete ethernet attraverso uno switch o un router, è necessario verificare come questi apparecchi sono configurati; a volte ci sono delle regole che bloccano l’accesso all’apparecchio: in questo caso farsi aiutare dai tecnici residenti.

Cavi per connessione al PLC e switch

Installazione del tool di programmazione.

Una volta identificato il mezzo fisico per collegare il computer al plc, è necessario installare sul pc il software di programmazione, verificando preventivamente la compatibilità dello stesso con l’hardware che abbiamo.

La fase di installazione di queste suite di programmazione non è detto che sia indolore, innanzi tutto perché oggi questi software richiedono grandi risorse in termini di memoria ram e hard disk, e poi perché a seconda del sistema operativo può accadere qualche inconveniente come per esempio conflitti tra le librerie di Windows.

Io consiglio di installare i software di programmazione di produttori diversi in diverse virtual machines, pratica che ci mette un poco al riparo.

Una buona abitudine è anche quella di cercare in rete informazioni specifiche riguardo al software che dovete installare in relazione al proprio sistema operativo; sicuramente troverete diverse discussioni che potrebbero farvi risparmiare molto tempo.

Quando si installa l’ambiente di programmazione PLC bisogna gestire la licenza. Alcuni software sono gratuiti, altri mettono a disposizione una licenza trial (di prova), che di solito ha durata di 15 o 30 giorni; altri invece non possono essere utilizzati senza pagarli da subito.

Solitamente questi periodi di prova sono sufficienti per capire come il tool lavora e per fare alcune operazioni con le apparecchiature.

Ambiente di programmazione PLC Siemens TIA Portal

Collegamento online, caricamento e scaricamento del programma.

Con il software installato sul computer possiamo collegarci al plc e guardare il programma, o in alcuni casi possiamo scaricare il programma e guardalo offline.

Per collegarsi con le unità centrali attraverso collegamento locale diretto (USB o seriale) non è necessario identificare la cpu con un indirizzo (al limite bisognerà settare sul computer la porta seriale di comunicazione utilizzata); se invece il plc è collegato su una rete allora dobbiamo trovare il suo indirizzo che a seconda del tipo di rete sarà un indirizzo IP (ethernet), oppure un numero.

Come identifichiamo l’indirizzo del plc? Se siamo fortunati troviamo una targhetta sull’apparecchio stesso, oppure sul suo fianco, altrimenti ci sono diversi modi, a seconda del tipo di collegamento.

Per quanto riguarda i collegamenti seriali o su bus di campo come il PROFIBUS di solito ci sono dei dip switch sulle schede, per i plc con scheda ETHERNET invece abbiamo diverse opzioni.

Solitamente il tool di programmazione permette di effettuare un browsing (scansione) della rete in cerca di unità collegabili e relativi indirizzi IP.

Una buona abitudine è scaricare il programma dal PLC la prima volta che ci colleghiamo, e salvarlo da qualche parte.


Collegamento al PLC e caricamento del programma

Configurazione dell’hardware.

Se il plc è di piccole dimensioni, come i modelli micro, può essere che il sistema sia composto dalla sola unità centrale, se invece stiamo trattando un sistema più grande, allora dobbiamo anche imparare come si effettua la configurazione hardware, cercando da subito di osservare quella esistente se si tratta di un sistema già funzionante, o di capire come aggiungere i moduli di ingresso e uscita, e di assegnare a questi un indirizzo.

La configurazione dell’hardware comprende anche l’aggiunta di apparecchiature da campo che dovessero essere interfacciate con il plc attraverso i bus.

Configurazione dell'hardware del PLC

Verifica di come effettuare i collegamenti fisici con il campo.

Sia per fare la diagnostica dell’impianto che per collegare apparecchiature al plc, è necessario studiare i manuali ed eventualmente i collegamenti presenti sul sistema, per capire come si collegano ingressi e uscite digitali, analogici, e così via. Fare sempre riferimento alla documentazione ufficiale, e in caso di dubbi si può cercare sulla rete; quasi sempre qualcuno ha già affrontato ciò che noi stiamo affrontando in questo momento!

Collegamenti elettrici degli ingressi e uscite del PLC

Gestione della memoria e configurazione delle variabili.

Per poter modificare il programma plc o crearne uno nuovo, è necessario comprendere come è organizzata la memoria all’interno dell’unità centrale e (se il sistema lo permette) come si creano le variabili da collegare agli ingressi e alle uscite, nonché quelle interne.

Se stiamo lavorando su un sistema esistente saremo avvantaggiati perché potremo osservare il programma e farci una buona idea di come la memoria è gestita.

Gestione memoria e dichiarazione variabili del PLC

Identificazione del linguaggio di programmazione.

L’ultimo passo da effettuare per imparare a programmare un plc nuovo o un sistema esistente a noi sconosciuto è quello di prendere confidenza con i linguaggi di programmazione da utilizzare.

Anche questi oggi si somigliano tutti, e se stiamo operando su un impianto esistente, guardare il programma attuale ci sarà comodo per imparare come è programmato il plc, e prendere spunto dalle istruzioni esistenti per aggiungere le nostre o modificare il software in funzione.

Linguaggio di programmazione del PLC

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