INTRODUZIONE A OPC UA

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Data aggiornamento: ottobre 2025.

Benvenuto a questo corso di plc online. Ci troviamo nella sezione relativa alle lezioni gratuite, e oggi parliamo di comunicazione, in particolare del protocollo OPC UA, derivato direttamente dal Open Protocol Communication (OPC).

Novità automazione e plc

Con l’avvento dell’industria 4.0, anche i costruttori di PLC e i fornitori di software di comunicazione si sono adattati, abbracciando questo modo di mettere a disposizione i dati di processo.

Questi dati vengono letti e scritti anche dai clients che sfruttano lo stesso protocollo, e che si possono trovare in diverse aree della fabbrica: da quella strettamente collegata al campo (e agli impianti), a quella più in alto dove si trovano i sistemi gestionali.

Industria 4.0

Senza la comunicazione tra le apparecchiature l’automazione industriale non esisterebbe, e oggi oltre ad avere a disposizione una moltitudine di bus di comunicazione diversi come le reti Profinet, Ethernet/IP, Profibus, Modbus e così via, abbiamo anche a disposizione numerosi protocolli di comunicazione, che servono a regolare lo scambio di dati su queste reti.

Rete industriale con plc, hmi, scada e apparecchiature da campo
Il protocollo OPC UA, deriva direttamente dal protocollo OPC (Open Platform Communication), e il nome significa a OPC la sigla UA che sta per “Architettura unificata”.
Come dice la frase stessa, quando parliamo di questo protocollo parliamo di un qualcosa che serve a unificare il modo di comunicare, come vedremo a breve, attraverso quella che si chiama “interfaccia”.
Interfaccia OPC UA e aree dati nella memoria del PLC
Il protocollo OPC è nato con lo scopo di ridurre la configurazione necessaria per mettere in piedi una comunicazione tra apparecchiature diverse, esso si appoggia all’architettura di comunicazione distribuita Microsoft chiamata DCOM, ed è stato rilasciato per la prima volta nel 1996.

OPC UA invece è stato rilasciato dieci anni dopo (nel 2006), e permette la comunicazione tra PLC e sistemi client come gli HMI attraverso un’architettura più robusta e più sicura.
I clients possono scambiare dati con i server, e questi dati possono rappresentare stati, allarmi, variabili di processo e dati storici.

Mentre OPC è basato su DCOM, OPC UA è basato sul protocollo TCP/IP, così da poter sfruttare l’infrastruttura Ethernet.
Con OPC i dati erano gestiti a singoli TAGS (variabili), con OPC UA questi possono essere pacchettizzati e trasmessi sulla rete in maniera più efficiente.

Il modello “subscription” del protocollo OPC / UA.
Il modello di configurazione e accesso ai dati con il protocollo OPC UA somiglia in qualche modo a quello conosciuto nel mondo MQTT, dove un client si “iscrive” o “sottoscrive” ai dati messi a disposizione del server, il quale li espone attraverso quella che viene definita “interfaccia”.

Con i PLC Siemens per esempio, possiamo definire un’interfaccia OPC UA, nella quale inseriamo le variabili di processo che vogliamo rendere visibili ai clients; questi dati possono essere di qualsiasi tipo, dalla singola variabile a interi blocchi DB.

Nell’immagine che segue vediamo che anche software come Excel possono avere la funzione di OPC UA client e accedere ai dati, in questo caso proprio comunicando con il PLC sul quale viene abilitato il Server.
Architettura OPC UA client e server
Quando il client OPC esegue il browsing (o scansione) del server, ottiene l’elenco dei tag disponibili attraverso l’interfaccia, successivamente potrà leggerli e scriverli.
Tra i dati gestiti da OPC UA per ogni variabile abbiamo il nome, il valore (che può essere discreto, numerico, stringa e così via), la qualità (o stato) del tag, un Timestamp che indica il momento esatto di valorizzazione del dato, e l’ID di sottoscrizione.

Ecco nella prossima figura un client OPC UA, possiamo notare che il nodo server OPC ha un indirizzo http, e che al suo interno troviamo un elenco di tags esposti sull’interfaccia.
Browsing dei tags presenti sul server OPC UA
I client OPC UA possono diventare a loro volta server, e permettere l’accesso ai dati per esempio ai sistemi di monitoraggio SCADA, oppure ai data logger.
Il protocollo OPC UA offre connessioni sicure sia sulle reti interne alle aziende che a quelle esterne e al cloud.
OPC UA nell'integrazione dei dati con il sistema MES dell'industria 4.0

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