SCUOLA DI PLC ONLINE
GESTIONE PARCHEGGIO IN LINGUAGGIO ST

Programma gestione parcheggio in linguaggio ST per PLC

Benvenuto nella scuola di PLC online, in questa lezione programmiamo in linguaggio ST (SCL), e costruiamo un software in grado di gestire un parcheggio con sbarre in entrata e uscita.

In questa pagina troverai tutte le spiegazioni necessarie a comprendere il funzionamento del programma, e le stesse sono riportate nel video allegato a questo tutorial.

Novità automazione e plc

L’applicazione “parcheggio” è una delle più gettonate tra chi sta imparando a programmare i PLC; essa infatti permette di cominciare a prendere dimestichezza con un certo modo di ragionare, e a lavorare con ingressi e uscite digitali dei controllori logici programmabili.

A prima vista, per un programmatore esperto, costruire un software per gestire un parcheggio può sembrare semplice, in realtà per chi è alle prime armi, le difficoltà non sono proprio poche.

Oggi analizzeremo insieme il programma e le sue istruzioni, e cominciamo subito a dare un’occhiata al software, così come appare nella schermata dell’editor Codesys.

Il linguaggio che utilizziamo oggi per programmare è quello ST (nel mondo Siemens chiamato SCL).

Nella prossima immagine troviamo la dichiarazione delle variabili per questo programma.

Schermata definizione variabili programma ST

Intanto partiamo dall’analisi dell’impianto e dei sui apparecchi, e sappiamo che abbiamo:

Un pulsante per aprire la sbarra di ingresso del parcheggio, e due fotocellule per rilevare l’ingresso di un auto.

Un lettore di biglietto per aprire la sbarra d’uscita del parcheggio, anche questa corredata di due fotocellule per rilevare l’uscita di un’auto.

C’è poi una lampada rossa che indica che il parcheggio è pieno; la capacità massima del parcheggio è di 100 auto.

Ecco come deve funzionare il programma per il PLC:

Entrata nel parcheggio.

1) Quando un’auto si ferma davanti alla sbarra d’entrata, la fotocellula la rileva; se si preme il pulsante di richiesta entrata, la sbarra si apre, per mezzo del suo comando.

Se con la sbarra aperta l’auto non entra e arretra, la prima fotocellula sarà liberata e un temporizzatore farà chiudere la sbarra.

2) Quando l’auto entra, si rileva il fatto che anche la seconda fotocellula (posta dopo la sbarra) legga l’auto, poi si aspetta che vengano liberate prima la prima fotocellula, e successivamente la seconda; in questo modo sapremo che l’auto è entrata nel parcheggio.

3) Dopo che l’auto è entrata, abbassiamo la sbarra d’entrata, e aggiungiamo 1 al conteggio delle auto presenti.

4) Se il conteggio automobili presenti ha raggiunto il valore di 100, una lampada rossa si accende e la sbarra di entrata parcheggio non si alza alla pressione del pulsante.

Uscita dal parcheggio.

L’uscita dal parcheggio avviene in modo analogo all’entrata, con la stessa sequenza di controllo fotocellule e sbarra; il risultato finale però è che il conteggio delle auto viene decrementato di 1 quando la sbarra d’uscita si è riabbassata.

Al posto di un pulsante per alzare la sbarra, supponiamo che l’ingresso arrivi dal lettore del biglietto di entrata (non gestito da noi).

Nella prossima figura troviamo la parte di linguaggio di testo strutturato che gestisce la movimentazione delle sbarre di ingresso e uscita.

Programma in linguaggio ST - parte 1

Come vediamo dalla figura sopra, in queste righe di programma facciamo largo uso del condizionamento IF - THEN; i due gruppi di istruzioni sono identici, e gestiscono l’alzare e l’abbassare delle sbarre, verificando anche la loro posizione mediante gli ingressi dei micro.

Nell’immagine che segue troviamo invece la parte software che gestisce il rilevamento dell’entrata e dell’uscita delle auto, incrementando e decrementando il contatore.

Programma in linguaggio ST - parte 2

Per rilevare correttamente l’entrata dell’auto o la sua uscita, è necessario controllare le fotocellule, le quali devono essere coperte e scoperte in una precisa sequenza.

Per svolgere questo compito sono stati utilizzati i bit di appoggio seq_X, i quali servono a memorizzare i singoli stati delle sequenze stesse.

Vediamo che al termine della sequenza, i bit di appoggio vengono azzerati.

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