Ti piacerebbe diventare un programmatore di PLC e lavorare nel mondo dell’industria automatizzata? Ti sei mai chiesto come si diventa esperto nella progettazione di impianti, di quadri elettrici e di sistemi di monitoraggio HMI e SCADA?
Se la programmazione ti affascina oppure l’idea di viaggiare per il mondo e far funzionare macchinari piccoli o complessi ti rende euforico, questo è l’articolo che fa per te. Oggi ti spiego cosa significa diventare programmatore di PLC, di sistemi di supervisione, e in cosa consiste il mestiere di “tecnico d’automazione”.
Il Tecnico d'automazione.
La definizione “tecnico d’automazione” è abbastanza generica, in effetti all’interno di questo settore il ruoli che si possono svolgere sono tantissimi. Per esempio si può essere “assistenti tecnici al commerciale”, che in pratica significa affiancare chi vende apparecchiature per l’automazione e aiutarlo nella parte tecnica, soprattutto in fase di colloquio con i clienti che acquistano le apparecchiature per programmarle.
Un’altra figura di tecnico è quella del manutentore di stabilimento, che si occupa di intervenire quando qualcosa non funziona nei sistemi automatizzati e deve avere solitamente competenze in diversi settori e che riguardano diverse apparecchiature. Queste competenze tuttavia non è necessario che siano troppo approfondite, dato che nel caso serva si può sempre chiamare il fornitore dell’automazione.
In pratica il tecnico di stabilimento deve “sapere un po’ di tutto”; si parla di infatti di competenza orizzontale, che abbraccia diversi ambiti e si contrappone alla competenza “verticale”, per esempio di chi è specializzato in un determinato tipo di sistema.
Per imparare a programmare nell’automazione industriale il computer deve piacerci.
Sì, perché la programmazione delle apparecchiature e dei sistemi software avviene per mezzo del PC, quindi una buona dimestichezza con i sistemi operativi è sicuramente consigliabile; soprattutto perché molto spesso quando si installano le suite di programmazione si possono verificare inconvenienti che richiedono il nostro l’intervento. Questo può tradursi per esempio nel dover applicare una patch al software, oppure eseguire un upgrade del sistema operativo, e nel peggiore dei casi uno “smanettamento profondo” per riuscire a risolvere il problema.
La conoscenza dell’elettrotecnica e dell’elettronica.
Nozioni di elettrotecnica e di elettronica possono davvero aiutare l’aspirante mago dei plc, infatti soprattutto l’elettrotecnica è strettamente legata all’automazione; si pensi per esempio alla progettazione dei quadri elettrici e da parte del programmatore, la capacità di interpretare gli schemi e di mettere le mani nei quadri per i collaudi.
A questo proposito bisogna sottolineare che non tutti i programmatori di plc fanno questo, ci sono anche quelli che si occupano solo della stesura e del collaudo del software. Se qualcosa non funziona essi chiamano l’elettricista e aspettano che questo trovi l’inghippo elettrico.
Conoscenza delle lingue.
Se programmi plc e sistemi di supervisione potresti dover crearli e commentare in inglese, francese, spagnolo, tedesco; in questo caso ci si può affidare a dei traduttori, o se si conoscono le lingue straniere occuparsene in prima persona.
La conoscenza delle lingue straniere è un grandissimo plus per chi vuole fare questo mestiere; significa poter girare il mondo e parlare con i clienti senza problemi, tutto questo si tramuta solitamente in stipendi migliori!
La capacità di adattamento nei programmatori di PLC.
Come avviene per tutte le figure professionali tecniche e non, anche i programmatori di PLC non sono tutti uguali. Ci sono quelli che sono abituati a lavorare in un certo modo e se gli si cambia una virgola vanno in panico, e ci sono anche quelli che invece li puoi “abbandonare” da un cliente e questi eseguono tutto ciò che viene chiesto, con modifiche su modifiche e richieste a volte che appaiono troppo grandi.
Questi softwaristi “di razza” sono molto apprezzati dalle aziende che li impiegano poiché se la cavano sempre e non hanno quasi mai bisogno di nessuno.