I MIGLIORI PLC A BASSO COSTO PER IMPARARE A PROGRAMMARE

PLC a basso costo per cominciare a programmare
Vuoi imparare a programmare i plc e stai cercando un modello che costi poco ma che vada bene per cominciare? Quali sono le apparecchiature programmabili in linguaggio ladder più indicate per un principiante?
Benvenuto nella mia scuola d’automazione industriale, l’argomento di oggi sono proprio i plc a basso costo e soprattutto quelli che pur costando poco ci possono davvero fare imparare a programmare.
Novità automazione e plc

Ecco gli argomenti di oggi:

Il mondo dei plc.

PLC micro basso costo.

PLC serie economica per cominciare a programmare.

Ambienti SOFT-PLC per programmare senza hardware.

Pro e contro delle soluzioni hardware e software per imparare a programmare i plc.

Il mondo dei plc.

Non tutti quelli che si avvicinano al mondo del PLC lo fanno perché sono stati assunti come programmatori in un’azienda, ci sono anche molti appassionati di elettronica, oppure elettricisti che vogliono imparare qualcosa di diverso; in tal caso non sempre si hanno a disposizione dei plc pronti per essere “smanettati” a dovere.

Oggi il mercato ci mette a disposizione diverse soluzioni sia hardware che software per cominciare il nostro viaggio all’interno del mondo dei controllori logici programmabili, ma anche dei sistemi di supervisione HMI e SCADA; in alcuni casi addirittura i due mondi possono coesistere all’interno della stessa apparecchiatura o dello stesso software di programmazione.

Nel prossimo paragrafo vediamo le diverse soluzioni per gli aspiranti programmatori.

PLC micro a basso costo.

Plc compatti a basso costo: questi plc hanno un costo che parte dai cinquanta euro e sono disponibili in diverse configurazioni e forniti da diversi produttori, tra cui Siemens (il famoso Logo!), ma abbiamo anche altre case costruttrici come Lovato, Mitsubishi e Schneider Electric.

Tutte queste apparecchiature si somigliano, presentano a bordo alcuni ingressi a delle uscite che possono essere sia statiche che a relé, e permettono di essere programmati solitamente con il linguaggio a blocchi di funzione; qualche modello ci mette anche a disposizione il linguaggio a logica di contatti ladder (LD).

A questo proposito, a mio avviso per imparare davvero a programmare un plc è fondamentale imparare il linguaggio ladder, quindi escluderei tutte quelle soluzioni che non permettono l’utilizzo di questo; voglio ricordare che il linguaggio ladder è utilizzato tantissimo, soprattutto da chi sa leggere gli schemi elettrici come i manutentori.

Il già citato Logo! Siemens mette a disposizione due linguaggi di programmazione tra cui appunto il ladder e quello a blocchi di funzione.

PLC Logo! Siemens

PLC Logo! Siemens

Questo è il micro PLC della Siemens, disponibile in diverse versione e con diversi tipi di moduli di ingresso, uscita e comunicazione.

Software di programmazione Logo! Siemens

Software di programmazione Logo! Siemens

Il software di programmazione del micro PLC logo! della Siemens si chiama Logo Soft! Comfort.

Micro plc a basso costo della Rockwell Automation Micro810

Micro plc a basso costo della Rockwell Automation Micro810

La Rockwell Automation (Allen Bradley) offre il piccolo PLC della serie Micro, il modello Micro810 può essere programmato anch’esso con il linguaggio LD.

Piccolo PLC della LOVATO, modello KINKO

Piccolo PLC della LOVATO, modello KINKO

Un altro esempio di ottimo PLC micro per programmare sia in linguaggio FBD che ladder è il Lovato della serie KINKO, come il cugino della casa tedesca si programma attraverso un software sul pc.

Micro plc a basso costo ZELIO della Schneider Electric

Micro PLC ZELIO della Schneider Electric

Anche lo Zelio Logic della Schneider si può programmare da pc oltre che dal suo tastierino e offre la logica ladder

PLC serie economica per cominciare a programmare.
Se pur i plc compatti rappresentino un primo step per avvicinarsi al mondo di questi controllori, se vogliamo qualcosa che somigli di più a ciò che potremmo ritrovarci a dover programmare in ambito lavorativo (specialmente se in un’azienda che si occupa di automazione), dobbiamo orientarci verso qualcosa di più “sostanzioso”.

In questo caso i costi aumentano sicuramente ma le funzioni che gli apparecchi ci metteranno a disposizione e soprattutto il modo di lavorarci somiglierà di più a qualcosa di professionale.
Tra i PLC per piccole applicazioni dal costo relativamente contenuto troviamo la serie S7-1200 della Siemens, in fondo un’unità centrale di questo tipo senza troppe pretese la si può trovare anche a meno di 250 euro.

L’ambiente di programmazione di questi plc è spesso simile a quello per configurare gli apparecchi più grossi, anzi ormai oggi possiamo dire che le suite di programmazione comprendono tutte le linee in un unico pacchetto.

PLC Siemens serie S7-1200
Sempre rimanendo in ambito di plc per piccole applicazioni, la Rockwell Automation produce il Micro820 che costa meno di 300 euro e offre diverse funzioni che i controllori più piccoli solitamente non possiedono. Eccolo nella prossima figura.
PLC Allen Bradley Mirco820

Ambienti SOFT-PLC per programmare senza hardware.

Oltre ai controllori micro e mini che sono soluzioni hardware che hanno comunque un costo, esistono alternative software (soft-plc) che ci permettono di studiare e imparare a programmare nei diversi linguaggi.

Alcuni di questi tool permettono anche di simulare le applicazioni e di creare veri e propri sinottici MHI (sistemi di monitoraggio).

Di soluzioni software che simulano il plc ce ne sono molte e alcune sono anche online (si utilizzano con il browser del pc), tuttavia solitamente queste non sono molto performanti e soprattutto non somigliano per nulla agli ambienti di sviluppo veri più utilizzati come il TIA Portal Siemens, o lo Studio5000 della Rockwell Automation.

Se vogliamo provare le suite di programmazione Siemens o Schneider per esempio, possiamo scaricare gli ambienti di sviluppo TIA Portal per la prima e Unity Pro per la seconda, con le licenze trial di 21 giorni. Questi tool di sviluppo contengono anche il simulatore di PLC e ci permettono quindi di cominciare a programmare anche senza hardware.

Naturalmente quando si simula un plc è necessario cambiare manualmente il valore delle variabili di ingresso e uscita, dato che queste non sono fisicamente disponibili.

Una buona soluzione per cominciare a programmare, simulare e testare i programmi, è l’ambiente di sviluppo Codesys, disponibile gratuitamente nel sito con lo stesso nome.

Codesys è stato creato da un’azienda tedesca seguendo quelle che sono le direttive della IEC6131-3 per lo sviluppo di applicazioni plc nei cinque linguaggi definiti dalla IEC stessa.

Questo tool offre un PLC virtuale che gira sul sistema operativo del computer, e i programmi creati con esso possono essere caricati su apparecchiature compatibili con questo standard.

Tra questi apparecchi troviamo alcuni modelli hardware di PLC, attuatori, sistemi di controllo e misura in generale.

Logo ambiente Codesys

Personalmente trovo che questo sia davvero un ambiente formidabile per fare pratica a costo zero; tanto che ho adottato questo tool per le lezioni pratiche di programmazione PLC che propongo sul sito e sul canale YouTube.

Schermata ambiente di lavoro Codesys per programmare i PLC

Pro e contro delle soluzioni hardware e software per imparare a programmare i plc.

Tutto ciò che abbiamo visto in questo articolo è valido per chi vuole avvicinarsi alla programmazione dei controllori logici programmabili. Certamente con le apparecchiature fisiche si fa una certa pratica anche il collegamento di ingressi e uscite, tuttavia se ci orientiamo sui micro plc, essi offrono davvero pochi punti I/O e, a meno che di non espanderli ove possibile, spendendo altro denaro, le funzioni che potremo svolgerci rimangono limitate.

Per avere un “ambiente di training” decente dovremmo orientarci almeno sui modelli S7-1200 o Micro820, soprattutto il primo offre al programmatore un ottimo primo contatto con quella che è la realtà dell’automazione vera.

Dal mio punto di vista, comunque, preferisco avere un ambiente software che mi permetta di spaziare molto con la programmazione (imparare i vari linguaggi e le tecniche), e di simulare e testare i programmi con un ambiente grafico che somiglia a un piccolo sistema SCADA.

Quello che non abbiamo è solo il collegamento fisico con le apparecchiature ma d’altronde anche comprando un plc non è detto che compreremmo anche tutti i dispositivi che ci piacerebbe imparare a utilizzare.

Concludo questo articolo sottolineando che la scuola migliore rimane l’applicazione in campo con apparecchi di utilizzo comune e dove dobbiamo davvero rimboccarci le maniche per far funzionare i processi; in mancanza di questo lascio a voi la scelta di cosa utilizzare per cominciare. Buono studio!

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