CORSO DI PROGRAMMAZIONE PLC
LEZIONE 08
LA RITENZIONE DELLA MEMORIA

Lezione gratuita di PLC - la memoria ritentiva
Benvenuto in questa lezione del corso di programmazione plc. L’argomento di oggi è molto importante, infatti oggi parleremo della memoria del controllore e soprattutto di quella che si chiama “ritentiva”. La ritenzione dei dati nei plc è un aspetto fondamentale che ogni programmatore deve tener presente quando disegna le proprie applicazioni.
Novità automazione e plc
La memoria nei PLC.
Come abbiamo visto nella lezione precedente a questa, la memoria dei plc può risiedere sia a bordo dell’unità centrale che su apposite schede di memoria su di essa inserite.
La memoria nei plc viene utilizzata per memorizzare dati di sistema, le immagini di processo ingressi e uscite da e verso il campo, le istruzioni dei programmi di funzionamento e i dati delle variabili; siano esse variabili interne che collegate a oggetti nel campo.
Nella prossima immagine vediamo lo schema di funzionamento del plc in maniera semplificata.
Schema di funzionamento della memoria nei plc.
Come si vede dall’immagine precedente, durante l’esecuzione del programma le routine interagiscono sia con i dati utente memorizzati che con l’immagine di elaborazione ingressi e uscite. Tra le aree di memoria notiamo quella dove vengono memorizzate le istruzioni del programma, i dati di sistema, e poi c’è una porzione di memoria che funge da “buffer di caricamento” per il programma stesso e i set di dati.
La gestione delle aree di memoria varia da plc a plc ma i concetti sono sempre gli stessi, soprattutto per ciò che concerne la ritenzione delle informazioni.

Memoria non ritentiva e memoria ritentiva.
Cosa succede ai dati quando spegniamo il plc o quando viene interrotta l’alimentazione accidentalmente? I dati memorizzati nella memoria volatile vengono persi, lo stesso accade quando il plc passa dallo stato di stop a run (marcia).

Questo è ciò che avviene in linea di principio, e per questo motivo i plc ci permettono di configurare alcune aree di memoria come “ritentive”, ovvero che non perdono le informazioni al verificarsi delle situazioni di cui sopra.

La memoria ritentiva è importantissima in quanto per esempio permette di mantenere tutte le informazioni sullo stato di un processo nel momento in cui esso viene arrestato volutamente o accidentalmente. Immaginiamo cosa può accadere se tutto venisse azzerato e non si sapesse più “dove si era arrivati”, in pratica il processo andrebbe resettato e ricominciato daccapo.

Come avviene la ritenzione delle informazioni.
Quando definiamo una base dati di tipo ritentivo, le informazioni che essa contiene vengono scritte in apposite memorie come per esempio sulle schede SD che rimangono alimentate dalle batterie tampone solitamente installate nelle unità centrali. In questo caso, a seconda dei sistemi i dati possono rimanere in memoria anche se estraiamo le schede dalle CPU, oppure andare persi comunque; dipende dal tipo di scheda impiegata.

Al verificarsi degli eventi che farebbero perdere i dati, questi sono disponibili per essere acquisiti dai siti dove erano stati costantemente memorizzati e aggiornati.

Normalmente quando abbiamo un plc con batteria tampone siamo sicuri che i dati che ci interessa mantenere nelle memorie siano sempre al loro posto. Questo garantisce il funzionamento dei processi che automatizziamo anche in caso di interruzione della corrente (nelle fabbriche accade spesso), oppure al verificarsi di situazioni sugli impianti che mandano il PLC in stop.
Batterie tampone per ritenere la memoria dei PLC

Configurazione della memoria e delle variabili ritentive nei plc.

Soprattutto nei controllori di piccole dimensioni come i micro plc la memoria ritentiva se esiste non è configurabile, nel senso che l’unità centrale ci mette a disposizione una piccola area protetta ma il resto delle variabili saranno volatili.

Nei plc più grandi e moderni invece possiamo decidere noi quali variabili devono mantenere i valori e quali no; nella prossima immagine vediamo la schermata di creazione delle variabili nei sistemi Siemens, notiamo la possibilità di spuntare la casella “retain”.

Schermata di configurazione variabili ritentive plc.

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