Cos’è la marcia / arresto.
Il marcia / arresto è probabilmente l’applicazione più semplice che i programmatori di plc imparano a costruire. Questa rappresenta la base di molte funzioni anche più complesse, e non è nient’altro che la traduzione in un programma per plc di una porzione di schema elettrico come quella che vediamo in testa a questa pagina.
Notiamo un pulsante di stop normalmente chiuso che lascia quindi passare la corrente +24VDC, un pulsante di start invece normalmente aperto che lascerà passare la corrente quando viene premuto, e una bobina (relay coil).
La bobina viene naturalmente attivata (o eccitata) quando il circuito è chiuso.
In parallelo al pulsante di start abbiamo il contatto del relé di uscita che viene chiuso dalla stessa provocando quella che si definisce “auto ritenuta”. In pratica una volta premuto il pulsante di start la nostra bobina rimarrà eccitata poiché il circuito risulterà chiuso non più dal pulsante di start ma dal contatto del relé in parallelo a questo.
Come funziona il marcia arresto quindi? Quando premo il pulsante di start il relé si eccita e rimane eccitato finché non premo il pulsante di stop interrompendo così il circuito.
La marcia arresto può essere usata per comandare oggetti in campo ma anche per attivare e spegnere funzioni del processo, in pratica tutto ciò che necessita di comandi separati per essere avviato e arrestato.
Dallo schema elettrico al programma plc.
Va da se che per un’applicazione di questo tipo il linguaggio principe che possiamo utilizzare per programmare il plc è il ladder, questo infatti somiglia molto a uno schema elettrico e non avremo che semplicemente inserire i contatti e la bobina esattamente copiando lo schema stesso. Certo a seconda dell'ambiente di programmazione graficamente il programma sarà leggermente diverso ma sarà immediatamente riconoscibile; vediamolo nella prossima immagine.