Sei interessato alla programmazione PLC e vuoi sapere quanti tipi di programmatore ci sono nel settore dell’automazione industriale? Stai per iniziare una nuova carriera dedicata all’automazione e ti chiedi che tipo di avanzamento potrai percorrere man mano che fai esperienza? Bene, allora ti trovi nel posto giusto.
Seguimi e oggi scopriremo insieme come questo mestiere può essere vario e di diversi livelli.
I programmatori di PLC nelle diverse aree di applicazione.
Il programmatore può operare in molti ambiti diversi, per esempio l’industria alimentare, quella della lavorazione di materie prime, l’automotive, il settore olio e gas, la logistica, la robotica, e molti altri.
Chiaramente a seconda dell’area di impiego, chi lavora con i controllori logici programmabili si adatta al tipologia di programmi che rispecchia il tipo di funzionamento dell’impianto o del macchinario da automatizzare.
Tanto per fare un esempio, operando nell’industria alimentare, una cosa è lavorare nella produzione di semilavorati, dove i tempi di esecuzione e le tolleranze dei parametri non sono troppo restrittive; tutt’altra cosa è programmare PLC per macchinari di packaging, oppure per la movimentazione di macchine di precisione.
Come vedi, anche all’interno dello stesso tipo di industria, ci sono aree diverse che richiedono competenze e tipologie di programmi diversi; cambiando area di impiego le cose cambiano in misura più marcata.
I 4 livelli del programmatore PLC.
Oltre alle differenze dettate dalle molteplici realtà in cui si opera, ogni programmatore PLC potrebbe seguire una certa progressione nella sua carriera, per esempio quando viene assunto presso un’azienda; vediamo di cosa si tratta nell’immagine che segue.
1. Il primo livello è quello in cui si comincia a prendere confidenza con le apparecchiature e gli ambienti di programmazione, per esempio TIA Portal per i PLC Siemens, gli ambienti per controllori Omron, Allen Bradley, Schneider, ABB, e così via; oppure Codesys per i sistemi più aperti.
A questo livello si riesce ad effettuare qualche piccola modifica ai programmi, oppure creare nuovi software sulla base di procedure descritte dettagliatamente da altri, solitamente colleghi con più esperienza.
La programmazione viene svolta principalmente eseguendo compiti ripetitivi, per esempio introducendo porzioni di programma molto simili.
Alle prime armi, ciò che si produce viene sempre controllato da qualcun altro, per assicurarsi che tutto funzioni come deve.
2. Il programmatore di secondo livello conosce in maniera pressoché completa il tipo di programma che deve scrivere.
Spesso si tratta di prendere un programma già fatto e di adattarlo per il nuovo progetto, se non ci sono troppe differenze tra il software di partenza e quello di arrivo, il lavoro viene svolto quasi completamente in autonomia.
3. Nel livello tre della “gerarchia” dei programmatori PLC troviamo quelli che creano programmi partendo da zero, architettando il software in maniera innovativa.
Per architettura innovativa intendiamo trovare soluzioni nuove per rendere il software più snello, più facile da scrivere e da interpretare per chi dovrà operarci successivamente, oppure per implementare funzioni che fino a quel momento non esistevano.
Il programmatore di terzo livello è capace di parlare con il cliente e tornare da lui dopo qualche tempo con il software funzionante, e che a volte contiene soluzioni che soddisfano oltre le aspettative.
4. Il programmatore di livello quattro è colui che costruisce qualcosa che gli altri utilizzano e utilizzeranno anche diversi anni dopo che è stato realizzata.
Solitamente questo tipo di programmatore, oltre che l’automazione industriale conosce anche l’informatica, ed è capace di utilizzare linguaggi di programmazione più evoluti, integrando funzioni che solamente sfruttando i PLC e i sistemi di monitoraggio non sarebbero possibili.
Le conoscenze a questo livello vanno oltre la programmazione, questa figura professionale utilizza l’intuito e studia apparecchiature che non conosce per integrarle, utilizza software innovativi, e mette insieme ciò che apprende avendo già una visione globale di quello che vuole ottenere.
Bene, questi sono i tipi di programmatore PLC che potresti diventare se ti piace la materia, io ti auguro buono studio e ti do appuntamento alla prossima, ci vediamo!