CORSO DI PLC:
COMUNICAZIONE CICLICA E ACICLICA

Architettura automazione industriale

Data aggiornamento: dicembre 2025.

Bentornato (o benvenuto se per te è la prima volta), a questo corso di plc online, anche oggi parliamo di comunicazione tra apparecchiature, e vedremo cosa significano comunicazione ciclica e comunicazione aciclica.

La comunicazione tra plc, tra plc e apparecchiature, e tra sistemi di monitoraggio e campo, avviene seguendo diversi modelli, oggi impareremo le differenze, e scopriremo vantaggi e svantaggi di ognuno.

Novità automazione e plc

In un’altra lezione del corso di plc abbiamo parlato della comunicazione sincrona asincrona nei sistemi d’automazione, questi termini a volte possono confondersi con ciò di cui parliamo oggi, tuttavia dobbiamo tenere presente che asincrono non significa aciclico, e sincrono non vuole dire ciclico.

Il sincronismo si riferisce più al momento in cui i dati vengono scambiati, mentre la ciclicità è proprio un modello specifico di comunicazione, che permette di sapere in anticipo quanto tempo sarà necessario per compiere ogni trasmissione.

1. La comunicazione ciclica nei sistemi d’automazione.

Quando la comunicazione viene schedulata (programmata), con un intervallo fisso tra una trasmissione e l’altra, ecco che siamo di fronte a una comunicazione ciclica.

Supponiamo per esempio di avere un plc che comunica su una rete ControlNet (utilizzata con i sistemi Allen Bradley), si definisce un RPI (request packet interval), e i dati vengono richiesta a intervalli prestabiliti.

Rete ControlNET

Chiaramente nel parametrizzare questo tipo di reti è necessario specificare un intervallo di trasmissione non troppo piccolo, perché non è detto che poi la comunicazione possa avvenire davvero a quegli intervalli. Trovando il valore opportuno, abbiamo una comunicazione sicura, affidabile, e che non subisce latenze per via di fattori esterni.

La comunicazione ciclica non punta tanto sulla velocità di trasmissione, quanto sul fatto che i dati effettivamente arrivino quando serve.

Comunicazione con token
Un esempio di comunicazione ciclica, è quella di un inverter che trasmette i dati della velocità (frequenza) del motore al PLC; questo avviene a intervalli di tempo prestabiliti, normalmente di millisecondi.
PLC e apparecchiature collegate alla stessa rete
2. La comunicazione aciclica nei sistemi d’automazione.
Nel modello di comunicazione aciclico, i dati non sono trasmessi a intervalli prestabiliti, e il tempo di comunicazione è influenzato da diverse variabili, tra le quali il carico della rete.
In questo caso non è importante molto il tempo quanto il fatto che la stessa quantità di dati che viene trasmessa sia poi ricevuta dal destinatario.

La comunicazione deve avvenire entro un certo tempo chiamato time out, oltre il quale si genera un errore.
Un esempio di comunicazione aciclica, tornando all’inverter di cui sopra, è quella che avviene quando dal PLC trasferiamo i parametri di funzionamento all’apparecchio; questo avviene solo quando decidiamo di farlo nel programma, oppure all’inizializzazione del sistema.

Ecco nella figura che segue un esempio di comunicazione combinata. Abbiamo il sistema di monitoraggio che comunica con il PLC e un device in campo in maniera aciclica, mentre vediamo che il controllore scambia dati con il device sia in modo ciclico che aciclico.
Nella comunicazione ciclica sono inclusi gli ingressi e le uscite decentrate sul device, mentre la comunicazione aciclica si prende carico dei dati di diagnostica.
Comunicazione mista tra PLC, HMI e basi remote I/O

3. Comparazione tra comunicazione ciclica e aciclica.

Ora che abbiamo visto come funzionano questi due modelli di comunicazione, facciamo un riassunto delle caratteristiche di entrambi.

Comunicazione ciclica: avviene a intervalli di tempo regolari, è un modello molto predittivo, nel quale si sa esattamente quando avviene ogni scambio di dati.

Tipicamente questo modello funziona con un apparecchio che agisce da master e richiede i dati agli slave, la comunicazione avviene in real time ed è l’ideale per sistemi di monitoraggio e controllo.

Il carico della rete è quantificabile a priori, durante la progettazione, e la priorità dei dati è fissa.

Comunicazione aciclica: i dati sono comunicati quando serve e non a intervalli predefiniti, non ci sono richieste e risposte.

La trasmissione dei pacchetti può essere iniziata dal master o direttamente dagli slave, questo tipo di comunicazione è indicata per processi non critici, dove non è necessario un costante scambio di dati.

La comunicazione aciclica si attua nella parametrizzazione delle apparecchiature, nella raccolta di dati su richiesta, e nella diagnostica; la priorità dei vari scambi può essere variata.

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